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Arricchirsi in vacanza – alla ricerca del “gradino più alto”.

E così anche questo periodo estivo volge al termine e piano piano si riprende la nostra attività immobiliare magari più distesi e riposati e, a volte, mentalmente arricchiti.Già perché se c’è un tipo di vacanza, penso quella marittima per fare un esempio, che è volta allo svago ed al riposo, ce n’è un altro tipo, magari meno riposante fisicamente ma intellettualmente eccitante, del “cercare e guardare” città, strutture, architetture stimolanti per la cultura, la mente, la propria attività.

Prendete ad esempio Parigi, uscendo semplicemente dai soliti e scontati percorsi turistici: esistono due Fondazioni che vanno assolutamente viste: la Louis Vuitton e la Francois Pinault.

La prima, opera architettonica dell’americano Frank Ghery, è uno spazio dedicato all’arte con lo scopo di promuoverla e di farla conoscere; ma è il luogo il vero protagonista.

Nel mezzo del non centralissimo Bois de Boulogne, questa architettura rimanda ad una barca a vele spiegate e percorrendola sia all’esterno che all’interno ogni visuale, ogni scorcio sono una ricerca della perfezione degli spazi fatti di luce, colore, acqua, legno e metallo. La ricerca di stupire il visitatore, ma anche della scelta ed utilizzo dei materiali, della loro composizione, dell’ossessione per raggiungere l’eccellenza sono evidenti, così come la spinta che il visitatore riceve a percorrere spazi che promettono sorprese ad ogni angolo, ad ogni scala salita o corridoio percorso, il tutto sempre guidati dalla luce naturale che laddove non arriva è sostituita da strutture luminose che divengono contemporaneamente struttura ed ornamento (il “vecchio” Centro Pompidou insegna).

La seconda, centralissima tra Rue de Rivoli ed il commercialissimo (anche troppo) Les Halles è veramente ciò che non ti aspetti: il vecchio palazzo della Borsa di Parigi (una delle prime cupole metalliche d’Europa), un edificio completamente circolare, rivisitato dall’architetto giapponese Tadao Ando il cui utilizzo di strutture di cemento a vista è nota. Ma in effetti, si è limitato, nell’ambito della ristrutturazione generale, ad un solo “circle” di cemento per creare una “piazza interna” principale illuminata dall’alto e che diviene ai vari livelli elemento distributivo con passerelle ai vari spazi espositivi; l’architetto ha trasformato in spazio contemplativo quello che era una grande piazza di incontro per affari borsistici (come si facevano un tempo, quando non c’era l’informatica).

Ma non è mia intenzione, né capacità, fare il critico d’arte o di architettura.

Mi piace però trasmettere l’idea di come una vacanza sia anche conoscenza, approfondimento, arricchimento se si cerca di immergersi in luoghi che trasmettano passione, ricerca della perfezione e dell’eccellenza, aspetti che, ben inteso, si possono trovare nell’arte, nell’architettura, ma anche nella musica piuttosto che nella cucina.

L’importante, a mio modesto parere, è poter immergersi per qualche giorno in questi “spazi di eccellenza” per mettere la testa fuori dalla mediocrità che ci circonda per buona parte dell’anno ed ottenere quegli stimoli fondamentali per ripartire.

Ma da un gradino più alto, dal quale si hanno migliori visuali e prospettive.

Paolo Padovani